Salvatore Scaringella riceve il ministero del lettorato

Carissimi,
con grande gioia vi annuncio che sabato 1° maggio, alle ore 18, nella Cappella Maggiore del Seminario Regionale di Molfetta, durante la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Giovanni Ricchiuti, riceverò il ministero del lettorato, insieme ad altri 5 seminaristi.

Desidero spiegare cosa significa diventare lettore, cioè annunziatore della Parola di Dio. Con questo ministero si viene investiti del compito di proclamare la Parola di Dio nell'assemblea liturgica, educare e alla fede i fanciulli e gli adulti e guidarli a ricevere degnamente i sacramenti. Nel rito viene inoltre precisato ai candidati di portare l'annunzio del Vangelo di salvezza agli uomini che ancora non lo conoscono.
Il gesto riassuntivo ed esplicativo, consiste nella consegna da parte del vescovo, del libro delle Scritture, accompagnato da queste parole: «Ricevi il libro delle sante Scritture e trasmetti fedelmente la Parola di Dio, perché germogli e fruttifichi nel cuore degli uomini».

Durante questi anni di formazione, è proprio dalla Parola che è partito l’appello ad intraprendere il cammino di discernimento in seminario. Ritengo che, nel cammino di fede di ciascuno, la Parola ci ha parlato in un momento della vita e continua ancora oggi a farlo. Papa Francesco più volte invita a portare con sé il Vangelo, anche in formato tascabile, perché ovunque possiamo esserne annunciatori, ma più ancora testimoni. Ecco, il compito del lettore si può riassumere così: egli riceve ufficialmente il mandato per essere testimone del Vangelo con la propria vita.

Non vi nascondo che avvertirò la mancanza dei parenti, degli amici, della comunità parrocchiale che, con il proprio affetto, hanno sempre preso parte a questi momenti di festa in seminario. Infatti, la celebrazione si terrà in forma strettamente privata, in ottemperanza alle misure anti contagio. Tuttavia, l’evento potrà essere seguito in diretta streaming sulla pagina Facebook del seminario.

Infine, ringrazio fin da ora tutta la comunità parrocchiale, perché sono certo che non farà mancare la sua preghiera.